Nel quadro dell’iniziativa per il mercato unico dei prodotti verdi, dal 30 dicembre 2021, la Commissione Europea ha adottato nuove raccomandazioni in merito agli Environmental Footprint methods, l’uso dei metodi dell’impronta ambientale per misurare e comunicare le prestazioni ambientali del ciclo di vita di prodotti e organizzazioni.
L’obiettivo generale è contribuire ad una maggiore disponibilità di informazioni sulle prestazioni ambientali di prodotti e organizzazioni per tutti i portatori d’interesse, compresi i soggetti coinvolti nell’intera catena di approvvigionamento. Le raccomandazioni mirano a incentivare l’industria a produrre prodotti con migliori prestazioni ambientali, contribuendo anche al raggiungimento dei target del Green Deal europeo. Il metodo introdotto, dunque, si basa su informazioni affidabili, verificabili e comparabili, e sostituisce il testo precedente del 2013, contenente istruzioni dettagliate su come modellare e calcolare gli impatti ambientali.
Nello specifico, la Commissione Europea propone due metodologie: il PEF (Product Environmental Footprint), metodo generale per misurare e comunicare il potenziale impatto ambientale del ciclo di vita del prodotto; l’OEF (Organisation Environmental Footprint), metodo per misurare e comunicare l’impatto ambientale del ciclo di vita di un’organizzazione. Si tratta di metodologie, basate sul Life Cycle Assessment (LCA), finalizzate al calcolo delle prestazioni ambientali di un Prodotto e di una Organizzazione, che introducono numerosi miglioramenti rispetto ad altri metodi esistenti.
La raccomandazione punta a promuovere l’uso degli Environmental footprint methods in tutte quelle politiche relative alla misurazione e comunicazione delle prestazioni ambientali. Si rivolge agli Stati membri e a enti pubblici e privati che già misurano o intendono misurare le prestazioni ambientali del ciclo di vita dei loro prodotti o della loro organizzazione, oltre che a tutti gli stakeholders pubblici o privati nell’UE.
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