Nel rapporto di Philip Alston un quadro devastante: “Il riscaldamento globale comprometterà i diritti umani più basilari, lo stato di diritto e la democrazia”.
Il mondo è sempre più esposto al rischio di un “apartheid climatico”, in cui i ricchi pagano per scappare dal caldo e dalla fame provocati dall’aggravarsi della crisi climatica, mentre il resto dell’umanità è condannato a soffrire. È un quadro desolante quello che emerge dal rapporto di Philip Alston, relatore speciale delle Nazioni Unite sulla povertà estrema e i diritti umani.