Public procurement e politica industriale

3 Agosto 2016

Il public procurement come strumento di politica industriale in tempi di crisi.

Vi segnaliamo questo interessante articolo sul GPP pubblicato dal giornale  “Menabò di Etica e Economia”.

Due giovani economisti – Dario Guarascio della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa e dell’Università La Sapienza di Roma e Francesco Crespi professore di Economia a Roma Tre – hanno evidenziato, in un recente programma di ricerca, quanto sia importante e sottovalutato lo strumento dell’acquisto diretto di beni e servizi da parte della Pubblica  Amministrazione, utile per stimolare il livello di attività economica, creare occupazione e favorire l’innovazione ecologica di prodotto, orientando l’economia in specifici settori e produzioni.

Se ne parlerà nella seduta di apertura del Forum CompraVerde-BuyGreen, il 13 Ottobre 2016, al quale parteciperanno ministri dell’ambiente di paesi europei, presidenti di regioni italiane, sindaci ed esponenti del mondo dell’economia.

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Ristorazione sostenibile nella PA: obblighi e opportunità dei nuovi Criteri Ambientali Minimi

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Come possono le Pubbliche Amministrazioni rendere più sostenibili i servizi di ristoro? Con l’entrata in vigore, ad aprile 2024, dei nuovi Criteri Ambientali Minimi (CAM), il settore pubblico è chiamato a compiere un passo concreto verso la riduzione dell’impatto ambientale. Il decreto ministeriale introduce regole più stringenti per distributori automatici, punti di ristoro e fonti d’acqua pubbliche, con l’obiettivo di ridurre l’impatto ambientale e promuovere modelli di consumo più sostenibili. Tra le misure previste, spiccano l’obbligo di materiali riciclati negli imballaggi, la preferenza per prodotti a chilometro zero e biologici, e l’adozione di attrezzature a basso consumo energetico.

Le sfide del Green Procurement nel 2025: nuove opportunità e ostacoli

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Nel 2025, il Green Procurement, ovvero l’acquisto sostenibile di beni e servizi, sarà fondamentale per la sostenibilità, con opportunità come incentivi pubblici, innovazione tecnologica e maggiore domanda di prodotti ecologici. Tuttavia, ci saranno sfide legate ai costi iniziali, alla scarsità di fornitori sostenibili e alla resistenza interna al cambiamento. Le normative in evoluzione aggiungeranno ulteriore complessità. Superare questi ostacoli sarà cruciale per promuovere un futuro più verde e prospero. Scopri come le organizzazioni possono navigare le difficoltà e cogliere le opportunità per accelerare il cambiamento verso un mondo più sostenibile.

Rendicontazione di sostenibilità: pubblicate le FAQ della Commissione Europea per le imprese

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La Commissione Europea ha pubblicato 90 domande frequenti (FAQ) per chiarire gli obblighi di rendicontazione di sostenibilità delle aziende, con l’obiettivo di guidare le imprese, indipendentemente dalle loro dimensioni, verso una maggiore trasparenza in materia di finanza sostenibile. La comunicazione n. 6792 affronta l’interpretazione di normative chiave, tra cui la direttiva 2013/34/UE e il regolamento (UE) n. 537/2014, con focus sulla Corporate Sustainability Reporting Directive (CSRD). La CSRD impone nuove richieste di rendicontazione per grandi imprese, PMI quotate e gruppi internazionali, ma non riguarda la divulgazione volontaria di aziende non soggette agli obblighi.