Gruppo Elior al CompraVerde-BuyGreen 2017: premio alla qualità sostenibile

18 Settembre 2017

Un’eccellenza della ristorazione collettiva al CompraVerde-BuyGreen per promuove la ristorazione sostenibile e per premiare con il Vendor Rating e Acquisti Sostenibili le imprese che hanno adottato un sistema di qualificazione ambientale e sociale dei fornitori. Il Gruppo Elior, leader in Italia nel segmento dell’istruzione e delle aziende, con oltre 2.000 ristoranti e 14.000 collaboratori, rappresenta il terzo operatore in Europa della ristorazione collettiva, della ristorazione in concessione e dei servizi ad essi associati.

Il gruppo opera in molteplici settori quali aziende, scuole, socio-sanitario, forze armate e musei. Inoltre, è attivo nella ristorazione a bordo delle Frecce di Trenitalia, con la divisione Itinere.Ogni anno sono oltre 107 milioni i pasti serviti con soluzioni di ristorazione e servizi personalizzati, innovativi, studiati in ambienti accoglienti e contemporanei.

Da sottolineare la scelta di ingredienti del territorio, la qualità certificata e costantemente rinnovata, l’adesione a protocolli di sostenibilità, come il Global Compact, il programma delle Nazioni Unite sulla Responsabilità Sociale d’Impresa, dal 2004. Infine, una strategia di Responsabilità Sociale d’Impresa, il Positive Foodprint Plan™, studiato per creare un circolo virtuoso nel mondo della ristorazione, dal campo coltivato alla tavola, lavorando in sinergia con fornitori, clienti, utenti finali e dipendenti.

Social media

News

Il difficile incontro tra cultura, risorse e sostenibilità. Intervista a Silvano Falocco

Il difficile incontro tra cultura, risorse e sostenibilità. Intervista a Silvano Falocco

Silvano Falocco, in un’intervista a EconomiaCircolare.com, discute le sfide per una produzione culturale sostenibile, evidenziando le difficoltà nel conciliare aspetti culturali, ambientali ed economici. La programmazione culturale, secondo Falocco, dovrebbe avere una missione chiara e finanziamenti stabili, ma manca spesso una direzione politica precisa. La crescente difficoltà di reperire risorse finanziarie, insieme alla necessità di allinearle con criteri ambientali e sociali, complica la sostenibilità degli eventi culturali. Inoltre, la selezione di sponsor in linea con valori ecologici è resa ardua dalla scarsità di risorse e dalle divergenze tra cultura e politica. Leggi l’intervista…

Un Manifesto per la definizione di criteri minimi obbligatori per le mense pubbliche in tutta l’UE

Un Manifesto per la definizione di criteri minimi obbligatori per le mense pubbliche in tutta l’UE

Cosa succederebbe se tutte le mense pubbliche e scolastiche in Europa dovessero rispettare criteri minimi obbligatori che riflettono la necessità di mantenere il nostro sistema alimentare entro i limiti del pianeta e a sostegno dell’attuazione degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile? Alcuni potrebbero opporsi a un aumento dei costi, ma come ormai sappiamo tutti, i costi delle pratiche non sostenibili relative a uno qualsiasi di questi aspetti sono di gran lunga superiori per la società e per i contribuenti. Quindi, perché comprare cibo a basso costo e poco salutare quando l’approvvigionamento alimentare pubblico offre un’ottima opportunità per affrontare tanti obiettivi di sostenibilità in un unico piatto?

Investimenti per 160 miliardi generano vantaggi per 350 miliardi: la transizione energetica conviene all’Italia

Investimenti per 160 miliardi generano vantaggi per 350 miliardi: la transizione energetica conviene all’Italia

Italia ha solo da guadagnare da un’accelerazione sulle rinnovabili. L’obiettivo di una completa decarbonizzazione del sistema elettrico italiano entro il 2035, infatti, non solo è possibile, ma è anche vantaggioso per l’economia del nostro Paese. Lo conferma il “Rapporto sugli impatti economici e occupazionali delle politiche per un sistema elettrico italiano decarbonizzato nel 2035”. Il rapporto, presentato oggi e curato da Fondazione Ecosistemi per conto di WWF Italia, è uno studio approfondito che stima gli effetti positivi che una piena decarbonizzazione del sistema elettrico italiano avrebbe sull’economia e sull’occupazione del nostro Paese.