Forum 2021, tre giorni di Green Public Procurement e transizione ecologica

11 Ottobre 2021

Tre giorni, 36 eventi tra conferenze, convegni, workshop e formazione gratuita anche in live streaming, oltre 200 relatori e 270 organizzazioni coinvolte. Ecco i numeri del Forum Compraverde Buygreen 2021, una XV edizione straordinaria che, il 6, il 7 e l’8 ottobre a Roma, ha accesso ancora di più i riflettori sul Green Public Procurement e la transizione ecologica. La manifestazione è promossa dalla Fondazione Ecosistemi in partnership con il Ministero della Transizione Ecologica, Regione Lazio, Legambiente, Agende 21 Locali Italiane, Unioncamere, Confindustria, ALI, Fairtrade, Confcooperative, Camera di Commercio di Roma e Unioncamere Lazio.

Il Forum, anche in versione digitale su www.forumcompraverde.it/eventi, è stato dedicato al tema “Il GPP per un Recovery Planet” con il focus specifico sul Recovery plan e la transizione ecologica. Tra i tanti ospiti sono intervenuti il Capo Dipartimento per la Transizione Ecologica e gli investimenti verdi del Ministro della Transizione Ecologica Laura D’Aprile, l’assessora alla Transizione Ecologica e Trasformazione Digitale della Regione Lazio Roberta Lombardi, l’eurodeputata e membro della Commissione per l’Ambiente, la Sanità Pubblica e la Sicurezza Alimentare Simona Bonafè, la vice presidente per Ambiente, Sostenibilità e Cultura di Confindustria Maria Cristina Piovesana, il presidente di Legambiente Stefano Ciafani, l’assessora all’Ambiente, al Verde e ai parchi sovracomunali di Brescia e presidente del Coordinamento Agende 21 Locali Italiane Miriam Cominelli, Andrea Morniroli del Forum Disegualianze e Diversità e il sindaco di Pesaro e Presidente di Autonomie Locali Italiane Matteo Ricci, oltre a diversi rappresentanti di grandi imprese italiane, delle autorità portuali, del settore della ristorazione collettiva e delle attività culturali e sportive.

Al centro della prima giornata il monitoraggio degli appalti per la gestione dei 69,6 miliardi di euro stanziati per la “rivoluzione verde”; le catene di fornitura sostenibili delle grandi imprese italiane con i dati del secondo Sustainability Monitor Report; la transizione ecologica delle imprese e quella energetica degli edifici pubblici; il primo dossier sui biolubrificanti con i numeri del mercato potenziale, i vantaggi ambientali e sociali, le prospettive connesse al Green Public Procurement, le caratteristiche tecniche che ne consigliano l’adozione.

Dai lavori è emersa quella che, alla luce degli interventi, definirei una necessità – ha esordito Silvano Falocco, direttore generale della Fondazione Ecosistemi, organizzatrice del Forum – ovvero l’istituzione di un Osservatorio per il monitoraggio della transizione ecologica all’interno degli appalti finanziati con i fondi del Pnrr, che coinvolga tutti gli attori interessati a partire da chi era qui oggi. Lo scorso anno – prosegue Falocco – ci eravamo lasciati dicendo che c’è un tempo, quello del clima, di cui va tenuto conto. Adesso accanto a quell’orologio ne metteremo un altro, quello del green deal, del sistema degli appalti che consentirà agli interventi di produrre degli effetti sui territori e sulle attività per raggiungere gli obiettivi ambientali, economici e sociali che sono definiti dal Pnrr.”

Il secondo giorno il forum ha presentato “I numeri del Green Public Procurement in Italia” con la quarta edizione del rapporto realizzato dall’Osservatorio Appalti Verdi istituito da Legambiente e Fondazione Ecosistemi; il “Green RePort”, il primo monitoraggio effettuato sulle autorità portuali italiane e le loro politiche sostenibili con l’obiettivo la diffusione di tecnologie ambientali e lo sviluppo del Green Public Procurement tra le autorità del sistema portuale italiano; le food policy nella ristorazione collettiva; le buone pratiche di sostenibilità nelle attività sportive e i Criteri Ambientali Minimi nelle attività culturali.

Gli eventi della terza giornata di lavori sono stati dedicati alla responsabilità d’impresa, l’inclusione sociale e il gender procurement come chiave per una transizione ecologica giusta. La tre giorni si è conclusa con i “Benefici, criticità ed impatti degli Acquisti Verdi in Italia”, indagine che coinvolge le Pubbliche Amministrazioni e i soggetti privati (imprese ed organizzazioni private) che nel corso degli anni si sono aggiudicate uno o più dei Premi Compraverde del Forum. Alle migliori esperienze italiane di GPP 2021, Compraverde ha assegnato 11 premi e 5 menzioni speciali nell’ambito delle otto sezioni del Premio Compraverde, per il secondo anno, un premio, con la Fondazione Manlio Resta, per la “Migliore tesi in materia di GPP ed economia circolare”.

Social media

News

Sport e ambiente, in Italia partire dalla progettazione di stadi ecosostenibili

Sport e ambiente, in Italia partire dalla progettazione di stadi ecosostenibili

Uno stadio di calcio della massima serie può consumare fino a 8 milioni di chilowattora di elettricità e fino a 100mila metri cubi di acqua. Inoltre, genera fino a 6,81 chili di rifiuti per spettatore, per un totale di circa 750 mila tonnellate di rifiuti a fine stagione. Questa la fotografia scattata durante l’ultima edizione del Forum Compraverde Buygreen dove non sono mancate le proposte e le buone pratiche in corso per uno sport sempre più sostenibile. A partire, appunto dalla progettazione degli stadi ecosostenibili fino alla realizzazione degli eventi a basso impatto ambientale.

Parigi 2024 tra strategie per il clima e greenwashing, cosa sappiamo finora sulla sostenibilità delle Olimpiadi

Parigi 2024 tra strategie per il clima e greenwashing, cosa sappiamo finora sulla sostenibilità delle Olimpiadi

Nessun gioco olimpico può essere veramente compatibile con gli obiettivi dell’Accordo di Parigi a meno che le sue operazioni complessive non vengano riformate in modo radicale. Lo conferma uno studio sulla strategia per il clima delle Olimpiadi di Parigi realizzato da Carbon Market Watch, un’organizzazione di ricerca non profit e dall’associazione francese Éclaircies. I dati ufficiali e completi sulle emissioni saranno diffusi in autunno, ma lo studio riporta già alcuni meriti e altri aspetti insoddisfacenti.

Direttiva UE sugli appalti pubblici: perché ora serve adottare il Buy European Sustainable Act (BESA)

Direttiva UE sugli appalti pubblici: perché ora serve adottare il Buy European Sustainable Act (BESA)

“Proporrò una revisione della direttiva sugli appalti pubblici, che permetta di privilegiare i prodotti europei nelle gare d’appalto bandite in determinati settori strategici”. Lo ha dichiarato Ursula von der Leyen, il 18 luglio, prima di essere rieletta alla presidenza della Commissione europea. Le nuove linee guida politiche per il mandato 2024-2029 aprono, in ambito di appalti pubblici sostenibili, ad un possibile Buy European Sustainable Act (BESA), per accelerare la transizione a basse emissioni di carbonio nell’UE.