General Beverage al CompraVerde-BuyGreen per una ristorazione collettiva più sostenibile

18 Settembre 2017

Ridurre i costi, promuovere la qualità e creare sviluppo sostenibile per ogni settore di mercato e per ogni specifica esigenza con soluzioni e progetti personalizzati. È questo l’obiettivo di General Beverage, Food and Beverage Solution Provider che considera la verticalizzazione della produzione alimentare e non alimentare uno strumento essenziale per il suo modello di business.

L’azienda, la cui produzione di valore non può prescindere dall’attenzione per l’uomo e per l’ambiente – ECOnomia ed ECOlogia hanno la medesima origine etimologica e un orizzonte comune – e conosciuta (in particolare con i marchi Io Bevo e Io Sano) sia per la sua proposta di imballaggi zero che per il forte utilizzo di prodotti biologici, a km zero e equo-solidali.

General Beverage si dedica in modo operativo a sostenere, promuovere e partecipare a iniziative, progetti, strategie finalizzate alla sostenibilità ambientale e sociale. Al CompraVerde – BuyGreen 2017, l’azienda conferma il suo ruolo di sponsor del Premio MensaVerde, oltre ad essere promotore del dibattito, venerdì 13 ottobre, sulle proposte delle aziende della ristorazione collettiva per rendere maggiormente sostenibile il servizio.

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Sport e ambiente, in Italia partire dalla progettazione di stadi ecosostenibili

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Uno stadio di calcio della massima serie può consumare fino a 8 milioni di chilowattora di elettricità e fino a 100mila metri cubi di acqua. Inoltre, genera fino a 6,81 chili di rifiuti per spettatore, per un totale di circa 750 mila tonnellate di rifiuti a fine stagione. Questa la fotografia scattata durante l’ultima edizione del Forum Compraverde Buygreen dove non sono mancate le proposte e le buone pratiche in corso per uno sport sempre più sostenibile. A partire, appunto dalla progettazione degli stadi ecosostenibili fino alla realizzazione degli eventi a basso impatto ambientale.

Parigi 2024 tra strategie per il clima e greenwashing, cosa sappiamo finora sulla sostenibilità delle Olimpiadi

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Nessun gioco olimpico può essere veramente compatibile con gli obiettivi dell’Accordo di Parigi a meno che le sue operazioni complessive non vengano riformate in modo radicale. Lo conferma uno studio sulla strategia per il clima delle Olimpiadi di Parigi realizzato da Carbon Market Watch, un’organizzazione di ricerca non profit e dall’associazione francese Éclaircies. I dati ufficiali e completi sulle emissioni saranno diffusi in autunno, ma lo studio riporta già alcuni meriti e altri aspetti insoddisfacenti.

Direttiva UE sugli appalti pubblici: perché ora serve adottare il Buy European Sustainable Act (BESA)

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“Proporrò una revisione della direttiva sugli appalti pubblici, che permetta di privilegiare i prodotti europei nelle gare d’appalto bandite in determinati settori strategici”. Lo ha dichiarato Ursula von der Leyen, il 18 luglio, prima di essere rieletta alla presidenza della Commissione europea. Le nuove linee guida politiche per il mandato 2024-2029 aprono, in ambito di appalti pubblici sostenibili, ad un possibile Buy European Sustainable Act (BESA), per accelerare la transizione a basse emissioni di carbonio nell’UE.