CReIAMO PA al Forum Compraverde Buygreen. DNSH e CAM: esperienze e opportunità

10 Ottobre 2022

Si terrà il 20 ottobre prossimo il workshop “Il principio di non arrecare un danno significativo all’ambiente e i criteri ambientali minimi: esperienze e opportunità”. L’iniziativa si inserisce nella cornice del Forum Compraverde Buygreen, la manifestazione nazionale di cui il Ministero per la Transizione Ecologica è partner istituzionale, dedicata a politiche, progetti e azioni di Green Procurement, pubblico (GPP) e privato.

Il GPP attraverso l’adozione dei criteri ambientali minimi (CAM) nelle gare di appalto, è un utile e necessario riferimento nell’ambito dell’attuazione del PNRR, in quanto questi ultimi hanno lo scopo di selezionare i prodotti, i servizi o i lavori migliori sotto il profilo ambientale, tenuto conto della disponibilità in termini di offerta. La Comunicazione della Commissione europea “Orientamenti tecnici sull’applicazione del principio «non arrecare un danno significativo» a norma del regolamento sul dispositivo per la ripresa e la resilienza (2021/C 58/01)” relativa agli investimenti pubblici, riporta infatti quale elemento di prova trasversale per la valutazione di fondo DNSH, il fatto che la misura soddisfi i criteri degli appalti pubblici verdi.

Il workshop si rivolge alle Pubbliche Amministrazioni che intendono avvalersi dei fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) in attuazione della transizione ecologica del Paese e che necessitano quindi di indicazioni operative per rispettare i vincoli imposti dal rispetto del principio DNSH e comprendere appieno la relazione tra tali vincoli e l’applicazione dei CAM. Tali vincoli sono inoltre estesi anche a tutti i progetti, pubblici e privati, finanziati dai POR FESR 2021-2027, quindi l’occasione di confronto offerta, sarà utile anche a tutti i soggetti coinvolti nelle attività di programmazione, gestione e utilizzo dei finanziamenti regionali.
La partecipazione è gratuita. È possibile iscriversi fino a un massimo di 50 partecipanti, fino al 19 ottobre.

Programma
Iscrizioni

Social media

News

Rendicontazione di sostenibilità: pubblicate le FAQ della Commissione Europea per le imprese

Rendicontazione di sostenibilità: pubblicate le FAQ della Commissione Europea per le imprese

La Commissione Europea ha pubblicato 90 domande frequenti (FAQ) per chiarire gli obblighi di rendicontazione di sostenibilità delle aziende, con l’obiettivo di guidare le imprese, indipendentemente dalle loro dimensioni, verso una maggiore trasparenza in materia di finanza sostenibile. La comunicazione n. 6792 affronta l’interpretazione di normative chiave, tra cui la direttiva 2013/34/UE e il regolamento (UE) n. 537/2014, con focus sulla Corporate Sustainability Reporting Directive (CSRD). La CSRD impone nuove richieste di rendicontazione per grandi imprese, PMI quotate e gruppi internazionali, ma non riguarda la divulgazione volontaria di aziende non soggette agli obblighi.

Il difficile incontro tra cultura, risorse e sostenibilità. Intervista a Silvano Falocco

Il difficile incontro tra cultura, risorse e sostenibilità. Intervista a Silvano Falocco

Silvano Falocco, in un’intervista a EconomiaCircolare.com, discute le sfide per una produzione culturale sostenibile, evidenziando le difficoltà nel conciliare aspetti culturali, ambientali ed economici. La programmazione culturale, secondo Falocco, dovrebbe avere una missione chiara e finanziamenti stabili, ma manca spesso una direzione politica precisa. La crescente difficoltà di reperire risorse finanziarie, insieme alla necessità di allinearle con criteri ambientali e sociali, complica la sostenibilità degli eventi culturali. Inoltre, la selezione di sponsor in linea con valori ecologici è resa ardua dalla scarsità di risorse e dalle divergenze tra cultura e politica. Leggi l’intervista…

Un Manifesto per la definizione di criteri minimi obbligatori per le mense pubbliche in tutta l’UE

Un Manifesto per la definizione di criteri minimi obbligatori per le mense pubbliche in tutta l’UE

Cosa succederebbe se tutte le mense pubbliche e scolastiche in Europa dovessero rispettare criteri minimi obbligatori che riflettono la necessità di mantenere il nostro sistema alimentare entro i limiti del pianeta e a sostegno dell’attuazione degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile? Alcuni potrebbero opporsi a un aumento dei costi, ma come ormai sappiamo tutti, i costi delle pratiche non sostenibili relative a uno qualsiasi di questi aspetti sono di gran lunga superiori per la società e per i contribuenti. Quindi, perché comprare cibo a basso costo e poco salutare quando l’approvvigionamento alimentare pubblico offre un’ottima opportunità per affrontare tanti obiettivi di sostenibilità in un unico piatto?