Appuntamento il 17 e il 18 maggio con gli Stati generali degli acquisti verdi

25 Gennaio 2023

L’annuale Forum Compraverde Buygreen nel 2023 cambia stagione. Da quest’anno, la manifestazione di riferimento in Europa per le politiche, i progetti, i beni e i servizi di Green Procurement, pubblico e privato, si terrà annualmente a maggio. Una nuova collocazione temporale frutto di un’attenta analisi dei cambiamenti degli ultimi anni che mira a rafforzare ulteriormente la fruibilità e il contributo del forum nell’ambito degli acquisti verdi e, più in generale, della transizione ecologica del Paese.

La XVII edizione, dunque, torna il 17 e il 18 maggio prossimo sempre nello storico palazzo WeGil a Roma. Lo slogan di quest’anno “Cambia gli acquisti non il clima” è un invito aperto ai principali attori coinvolti negli acquisti di beni e servizi a passare all’azione, ad attuare la conversione ecologica delle modalità di produzione e di consumo per ridurre la probabilità di gravi cambiamenti climatici.

La due giorni porterà sul palco diversi temi senza mai allontanare il focus dal PNRR, il principio DNSH (Do No Significant Harm) e la transizione ecologica giusta. In agenda l’analisi del Green Public Procurement in Italia e in Europa, il reporting sugli acquisti e le catene di fornitura delle grandi imprese italiane, i nuovi CAM per l’organizzazione di eventi, il background migratorio nelle politiche di acquisto, l’edilizia sostenibile, i criteri sociali e il gender procurement, la food policy e la ristorazione collettiva sostenibile.

Torna puntuale anche la GPP Academy con le sessioni formative e informative sulle novità legislative, i progetti e le buone pratiche di sostenibilità. Confermato, infine, il Premio Compraverde diviso per sezioni: Compraverde, Mensa Verde, Vendor Rating e Acquisti Sostenibili, Cultura in Verde, Edilizia Verde e Social Procurement.

A organizzare il forum è la Fondazione Ecosistemi in partnership e con la partecipazione di organizzazioni pubbliche, private e del terzo settore.

Social media

News

Le sfide del Green Procurement nel 2025: nuove opportunità e ostacoli

Le sfide del Green Procurement nel 2025: nuove opportunità e ostacoli

Nel 2025, il Green Procurement, ovvero l’acquisto sostenibile di beni e servizi, sarà fondamentale per la sostenibilità, con opportunità come incentivi pubblici, innovazione tecnologica e maggiore domanda di prodotti ecologici. Tuttavia, ci saranno sfide legate ai costi iniziali, alla scarsità di fornitori sostenibili e alla resistenza interna al cambiamento. Le normative in evoluzione aggiungeranno ulteriore complessità. Superare questi ostacoli sarà cruciale per promuovere un futuro più verde e prospero. Scopri come le organizzazioni possono navigare le difficoltà e cogliere le opportunità per accelerare il cambiamento verso un mondo più sostenibile.

Rendicontazione di sostenibilità: pubblicate le FAQ della Commissione Europea per le imprese

Rendicontazione di sostenibilità: pubblicate le FAQ della Commissione Europea per le imprese

La Commissione Europea ha pubblicato 90 domande frequenti (FAQ) per chiarire gli obblighi di rendicontazione di sostenibilità delle aziende, con l’obiettivo di guidare le imprese, indipendentemente dalle loro dimensioni, verso una maggiore trasparenza in materia di finanza sostenibile. La comunicazione n. 6792 affronta l’interpretazione di normative chiave, tra cui la direttiva 2013/34/UE e il regolamento (UE) n. 537/2014, con focus sulla Corporate Sustainability Reporting Directive (CSRD). La CSRD impone nuove richieste di rendicontazione per grandi imprese, PMI quotate e gruppi internazionali, ma non riguarda la divulgazione volontaria di aziende non soggette agli obblighi.

Il difficile incontro tra cultura, risorse e sostenibilità. Intervista a Silvano Falocco

Il difficile incontro tra cultura, risorse e sostenibilità. Intervista a Silvano Falocco

Silvano Falocco, in un’intervista a EconomiaCircolare.com, discute le sfide per una produzione culturale sostenibile, evidenziando le difficoltà nel conciliare aspetti culturali, ambientali ed economici. La programmazione culturale, secondo Falocco, dovrebbe avere una missione chiara e finanziamenti stabili, ma manca spesso una direzione politica precisa. La crescente difficoltà di reperire risorse finanziarie, insieme alla necessità di allinearle con criteri ambientali e sociali, complica la sostenibilità degli eventi culturali. Inoltre, la selezione di sponsor in linea con valori ecologici è resa ardua dalla scarsità di risorse e dalle divergenze tra cultura e politica. Leggi l’intervista…