Come progettare un’attività culturale sostenibile, il percorso Smart di ECO

27 Aprile 2024

Mercoledì 15 maggio, al Forum Compraverde Buygreen 2024, è previsto il laboratorio partecipato sul CAM eventi dal titolo “Come progettare un’attività culturale sostenibile”. Con il supporto tecnico di un esperto CAM Eventi, i partecipanti saranno guidati in un percorso pratico sull’applicazione dei criteri ambientali e sociali negli eventi culturali. A partire da un caso studio, dove sono stati applicati i Criteri Ambientali di base e premianti, previsti dal DM 19 ottobre 2022 n.459, saranno analizzate le fasi del ciclo di vita di un evento: organizzazione (progettazione) – promozione e comunicazione – realizzazione – attività post evento: le diverse modalità di svolgimento (indoor/outdoor, fisse/itineranti, spot/continuative) e analizzate le rispettive soluzioni finalizzate a ridurre l’impronta ecologica dell’evento.

Il laboratorio si rivolge agli operatori culturali che organizzano e realizzano eventi culturali, rassegne, festival, mostre, esposizioni e altre manifestazioni artistiche. Il Laboratorio è organizzato nell’ambito del progetto La sostenibilità nelle organizzazioni culturali – Percorso formativo SMART: avviso pubblico PNRR Capacity building per gli operatori della cultura per gestire la transizione ecologica – TOCC. In collaborazione con gli altri partner della rete ECO – Ecologicamente Culturali: Promo PA Fondazione, 4Form e A Sud.

Per partecipare, iscriviti QUI!

Il Forum Compraverde Buygreen è promosso da Fondazione Ecosistemi con il patrocinio e la partecipazione del Parlamento Europeo, il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, la Regione Lazio e Roma Capitale in partnership con Legambiente, Agende 21 Locali Italiane, ALI – Autonomie Locali Italiane e Fairtrade Italia.

Il programma delle due giornate è QUI!

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News

Ristorazione sostenibile nella PA: obblighi e opportunità dei nuovi Criteri Ambientali Minimi

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Come possono le Pubbliche Amministrazioni rendere più sostenibili i servizi di ristoro? Con l’entrata in vigore, ad aprile 2024, dei nuovi Criteri Ambientali Minimi (CAM), il settore pubblico è chiamato a compiere un passo concreto verso la riduzione dell’impatto ambientale. Il decreto ministeriale introduce regole più stringenti per distributori automatici, punti di ristoro e fonti d’acqua pubbliche, con l’obiettivo di ridurre l’impatto ambientale e promuovere modelli di consumo più sostenibili. Tra le misure previste, spiccano l’obbligo di materiali riciclati negli imballaggi, la preferenza per prodotti a chilometro zero e biologici, e l’adozione di attrezzature a basso consumo energetico.

Le sfide del Green Procurement nel 2025: nuove opportunità e ostacoli

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Nel 2025, il Green Procurement, ovvero l’acquisto sostenibile di beni e servizi, sarà fondamentale per la sostenibilità, con opportunità come incentivi pubblici, innovazione tecnologica e maggiore domanda di prodotti ecologici. Tuttavia, ci saranno sfide legate ai costi iniziali, alla scarsità di fornitori sostenibili e alla resistenza interna al cambiamento. Le normative in evoluzione aggiungeranno ulteriore complessità. Superare questi ostacoli sarà cruciale per promuovere un futuro più verde e prospero. Scopri come le organizzazioni possono navigare le difficoltà e cogliere le opportunità per accelerare il cambiamento verso un mondo più sostenibile.

Rendicontazione di sostenibilità: pubblicate le FAQ della Commissione Europea per le imprese

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La Commissione Europea ha pubblicato 90 domande frequenti (FAQ) per chiarire gli obblighi di rendicontazione di sostenibilità delle aziende, con l’obiettivo di guidare le imprese, indipendentemente dalle loro dimensioni, verso una maggiore trasparenza in materia di finanza sostenibile. La comunicazione n. 6792 affronta l’interpretazione di normative chiave, tra cui la direttiva 2013/34/UE e il regolamento (UE) n. 537/2014, con focus sulla Corporate Sustainability Reporting Directive (CSRD). La CSRD impone nuove richieste di rendicontazione per grandi imprese, PMI quotate e gruppi internazionali, ma non riguarda la divulgazione volontaria di aziende non soggette agli obblighi.