Come progettare un’attività culturale sostenibile, il percorso Plus di ECO

28 Aprile 2024

Giovedì 16 maggio, al Forum Compraverde Buygreen 2024, è previsto il laboratorio partecipato sul CAM eventi dal titolo “Come progettare un’attività culturale sostenibile”. Con il supporto tecnico di un esperto CAM Eventi, i partecipanti saranno guidati in un percorso pratico sull’applicazione dei criteri ambientali e sociali negli eventi culturali. A partire da un caso studio, dove sono stati applicati i Criteri Ambientali di base e premianti, previsti dal DM 19 ottobre 2022 n.459, saranno analizzate le fasi del ciclo di vita di un evento: organizzazione (progettazione) – promozione e comunicazione – realizzazione – attività post evento: le diverse modalità di svolgimento (indoor/outdoor, fisse/itineranti, spot/continuative) e analizzate le rispettive soluzioni finalizzate a ridurre l’impronta ecologica dell’evento.

Il laboratorio si rivolge agli operatori culturali che organizzano e realizzano eventi culturali, rassegne, festival, mostre, esposizioni e altre manifestazioni artistiche. Il Laboratorio è organizzato nell’ambito del progetto Rendere più sostenibili i progetti selezionati – Percorso formativo PLUS: avviso pubblico PNRR Capacity building per gli operatori della cultura per gestire la transizione ecologica – TOCC. In collaborazione con gli altri partner della rete ECO – Ecologicamente Culturali: Promo PA Fondazione, 4Form e A Sud.

Per partecipare, iscriviti QUI!

Il Forum Compraverde Buygreen è promosso da Fondazione Ecosistemi con il patrocinio e la partecipazione del Parlamento Europeo, il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, la Regione Lazio e Roma Capitale in partnership con Legambiente, Agende 21 Locali Italiane, ALI – Autonomie Locali Italiane e Fairtrade Italia.

Il programma delle due giornate è QUI!

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Rendicontazione di sostenibilità: pubblicate le FAQ della Commissione Europea per le imprese

Rendicontazione di sostenibilità: pubblicate le FAQ della Commissione Europea per le imprese

La Commissione Europea ha pubblicato 90 domande frequenti (FAQ) per chiarire gli obblighi di rendicontazione di sostenibilità delle aziende, con l’obiettivo di guidare le imprese, indipendentemente dalle loro dimensioni, verso una maggiore trasparenza in materia di finanza sostenibile. La comunicazione n. 6792 affronta l’interpretazione di normative chiave, tra cui la direttiva 2013/34/UE e il regolamento (UE) n. 537/2014, con focus sulla Corporate Sustainability Reporting Directive (CSRD). La CSRD impone nuove richieste di rendicontazione per grandi imprese, PMI quotate e gruppi internazionali, ma non riguarda la divulgazione volontaria di aziende non soggette agli obblighi.

Il difficile incontro tra cultura, risorse e sostenibilità. Intervista a Silvano Falocco

Il difficile incontro tra cultura, risorse e sostenibilità. Intervista a Silvano Falocco

Silvano Falocco, in un’intervista a EconomiaCircolare.com, discute le sfide per una produzione culturale sostenibile, evidenziando le difficoltà nel conciliare aspetti culturali, ambientali ed economici. La programmazione culturale, secondo Falocco, dovrebbe avere una missione chiara e finanziamenti stabili, ma manca spesso una direzione politica precisa. La crescente difficoltà di reperire risorse finanziarie, insieme alla necessità di allinearle con criteri ambientali e sociali, complica la sostenibilità degli eventi culturali. Inoltre, la selezione di sponsor in linea con valori ecologici è resa ardua dalla scarsità di risorse e dalle divergenze tra cultura e politica. Leggi l’intervista…

Un Manifesto per la definizione di criteri minimi obbligatori per le mense pubbliche in tutta l’UE

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Cosa succederebbe se tutte le mense pubbliche e scolastiche in Europa dovessero rispettare criteri minimi obbligatori che riflettono la necessità di mantenere il nostro sistema alimentare entro i limiti del pianeta e a sostegno dell’attuazione degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile? Alcuni potrebbero opporsi a un aumento dei costi, ma come ormai sappiamo tutti, i costi delle pratiche non sostenibili relative a uno qualsiasi di questi aspetti sono di gran lunga superiori per la società e per i contribuenti. Quindi, perché comprare cibo a basso costo e poco salutare quando l’approvvigionamento alimentare pubblico offre un’ottima opportunità per affrontare tanti obiettivi di sostenibilità in un unico piatto?