L’Osservatorio Appalti Verdi ha avviato l’indagine 2021 sull’applicazione del Green Procurement e dei Criteri Ambientali Minimi (CAM) nelle gare delle stazioni appaltanti pubbliche in Italia. Al monitoraggio, giunto alla quarta edizione, dei comuni con oltre 15.000 abitanti, dei comuni Capoluogo di provincia e degli Enti Gestori di Aree Protette (parchi nazionali, regionali, aree marine e riserve naturali statali e regionali), si aggiunge quest’anno quello riservato alle Aziende Sanitarie Locali.
L’obiettivo è far analizzare il trend dell’applicazione del GPP a cinque anni dall’approvazione dell’art. 34 del Codice degli appalti che ne ha previsto l’applicazione, sulla base di decreti approvati dal ministero dell’Ambiente, in tutte le gare d’appalto pubbliche.
“Nell’anno del PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza) siamo ancora di più pronti a monitorare i punti di forza e di debolezza delle stazioni appaltanti pubbliche nell’applicazione del GPP – afferma Enrico Fontana, coordinatore dell’Osservatorio – per sostenere la crescita di un sistema virtuoso, la cui importanza è stata ribadita dall’Unione Europea anche nell’ambito del Next Generation EU. In Italia i Criteri ambientali minimi, vale la pena ricordarlo, sono obbligatori e rappresentano uno strumento fondamentale per raggiungere gli obiettivi fissati dalla stesa Ue per l’economia circolare, la riduzione delle emissioni di anidride carbonica, i diritti sociali”.
Il Rapporto 2021 su “I numeri del Green Public Procurement in Italia” sarà presentato all’interno del Forum Compraverde, che si svolgerà a Roma dal 6 all’8 ottobre prossimo.