Con 65,5 miliardi di indotto, un Pil di 36,2 miliardi annui, circa un milione di manifestazioni sportive e spettacoli culturali, di piccole e grandi dimensioni, e 570mila occupati, l’Italia è il sesto Paese al mondo per l’impatto economico generato dall’organizzazione e realizzazione di eventi. Un comparto dall’enorme rilevanza sociale e ambientale, regolato dal dicembre scorso da un decreto che ha reso obbligatoria anche per questo settore l’applicazione dei Criteri Ambientali Minimi (CAM).
Un primo bilancio su come ha reagito il sistema Paese a questa novità è stato tracciato a Roma, il 17 e 18 maggio, nel corso della diciassettesima edizione del Forum Compraverde Buygreen, promosso dalla Fondazione Ecosistemi. Al nesso tra cultura, ambienti e diritti, e agli strumenti utili per agevolare un confronto. Abbassiamo l’impatto diretto tra tutte le realtà che sono coinvolte nella realizzazione di eventi a basso impatto ambientale, sono state dedicate due sessioni.
«Le attività culturali e gli eventi dovranno cambiare radicalmente, nei processi, nelle attrezzature, negli allestimenti, nelle produzioni artistiche e creative, nel rapporto con il territorio: la sostenibilità dovrà essere considerata un fattore strategico del settore culturale», spiega Silvano Falocco, direttore della Fondazione Ecosistemi.
Per preparare il terreno di fronte a questa sfida, nel corso del forum Fondazione Ecosistemi e Fondazione Promo PA hanno lanciato una community costituita da organizzazioni culturali ed esperti del settore, il cui obiettivo sarà quello di aumentare la sensibilità nei confronti dei temi legati alla sostenibilità lungo tutta la filiera interessata, dal partenariato istituzionale al rapporto con gli stakeholder, gli sponsor, gli enti finanziatori e, ovviamente, il pubblico.
Il catalogo “We Green”, presentato a Roma, rappresenta in quest’ottica uno strumento operativo per aiutare gli organizzatori nella realizzazione di manifestazioni a basso impatto ambientale, attraverso ad esempio la segnalazione di aziende che realizzano prodotti green a supporto degli eventi.
A fronte della battuta d’arresto in Italia nell’applicazione del GPP (Green Public Procurement) e dei CAM, denunciata nel VI rapporto dell’Osservatorio Appalti Verdi presentato da Legambiente e Fondazione Ecosistemi, la speranza è che la nascita di questa nuova comunità contribuisca presto a invertire il trend nazionale e ad affermare il ruolo fondamentale della cultura nella conversione ecologica dell’economia e della società nel nostro Paese.
L’articolo su La Nuova Ecologia.