L’Università di Torino è il miglior bando verde 2019

11 Novembre 2019

Il premio Compraverde Buygreen 2019, sezione Bando Verde è stato attribuito all’Università degli Studi di Torino, per la gara europea per l’affidamento in concessione del servizio di installazione e gestione di distributori automatici eco-innovativi di alimenti e bevande presso le proprie sedi. La gara è stata realizzata nell’ambito alla partecipazione al progetto H2020 SPP Regionsuna rete tra istituzioni e amministrazioni comunali in 7 aree europee per favorire l’adozione di soluzioni eco-innovative.

Il premio è dedicato alle pubbliche amministrazioni che si sono contraddistinte per aver pubblicato bandi verdi quale azione sistematica di introduzione dei criteri ecologici negli appalti pubblici. Il riconoscimento, assegnato nel corso della XIII Edizione del Forum Compraverde, il 18 ottobre, premia il bando per l’innovazione ambientale, l’eco-design, la circolarità, la riduzione degli impatti, il coinvolgimento del mercato e l’informazione.

La redazione della gara si è pienamente integrata nelle attività che UniToGO, il Green Office di Ateneo realizza sui temi della sostenibilità ambientale (cibo, energia, rifiuti e mobilità) in particolar modo per quanto riguarda l’ambito del procurement all’interno della partecipazione alla Rete provinciale degli Acquisti Pubblici Ecologici promossa da Città Metropolitana di Torino e Arpa Piemonte.

I numeri della gara

La gara, del valore complessivo stimato di oltre 9 milioni di Euro per una durata di tre anni rinnovabili, ha riguardato il servizio di gestione di 236 distributori automatici localizzati in oltre 60 sedi dell’Ateneo. Grazie alla sola ottimizzazione del numero di distributori totali presenti in Ateneo ogni anno verranno risparmiate 151,6 t/annue di CO2.

 

I benefici della gara:

  • Nuove entrate economiche per l’Università dalla concessione di 236 distributori automatici localizzati in oltre 60 sedi dell’Ateneo,
  • Riduzione del consumo di energia dei distributori,
  • Snack salutari e con un calibrato apporto nutrizionale,
  • Installazione di erogatori di acqua di rete per ridurre il consumo delle bottiglie in plastica,
  • Calcolo benefici ambientali ed economici derivanti dal bando,
  • Educazione ambientale e al consumo responsabile verso i giovani,
  • Promozione del commercio equo e solidale.

I risultati di questa esperienza dimostrano che il green public procurement può essere utilizzato come uno strumento per promuovere e stimolare l’eco-innovazione di un mercato in forte espansione, quale quello del vending, permettendo altresì di migliorare il servizio.

 

Social media

News

Un Manifesto per la definizione di criteri minimi obbligatori per le mense pubbliche in tutta l’UE

Un Manifesto per la definizione di criteri minimi obbligatori per le mense pubbliche in tutta l’UE

Cosa succederebbe se tutte le mense pubbliche e scolastiche in Europa dovessero rispettare criteri minimi obbligatori che riflettono la necessità di mantenere il nostro sistema alimentare entro i limiti del pianeta e a sostegno dell’attuazione degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile? Alcuni potrebbero opporsi a un aumento dei costi, ma come ormai sappiamo tutti, i costi delle pratiche non sostenibili relative a uno qualsiasi di questi aspetti sono di gran lunga superiori per la società e per i contribuenti. Quindi, perché comprare cibo a basso costo e poco salutare quando l’approvvigionamento alimentare pubblico offre un’ottima opportunità per affrontare tanti obiettivi di sostenibilità in un unico piatto?

Investimenti per 160 miliardi generano vantaggi per 350 miliardi: la transizione energetica conviene all’Italia

Investimenti per 160 miliardi generano vantaggi per 350 miliardi: la transizione energetica conviene all’Italia

Italia ha solo da guadagnare da un’accelerazione sulle rinnovabili. L’obiettivo di una completa decarbonizzazione del sistema elettrico italiano entro il 2035, infatti, non solo è possibile, ma è anche vantaggioso per l’economia del nostro Paese. Lo conferma il “Rapporto sugli impatti economici e occupazionali delle politiche per un sistema elettrico italiano decarbonizzato nel 2035”. Il rapporto, presentato oggi e curato da Fondazione Ecosistemi per conto di WWF Italia, è uno studio approfondito che stima gli effetti positivi che una piena decarbonizzazione del sistema elettrico italiano avrebbe sull’economia e sull’occupazione del nostro Paese.

Rapporto ASviS 2024: l’Italia è su un sentiero di sviluppo insostenibile, gli Obiettivi dell’Agenda 2030 sono lontani

Rapporto ASviS 2024: l’Italia è su un sentiero di sviluppo insostenibile, gli Obiettivi dell’Agenda 2030 sono lontani

L’Italia procede su un sentiero di sviluppo insostenibile e, nonostante gli impegni presi a livello internazionale anche con la firma del Patto sul Futuro, le scelte del Paese risultano insufficienti per raggiungere i 17 Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell’Agenda 2030. Dei 37 obiettivi quantitativi legati a impegni europei e nazionali, solo otto sono raggiungibili entro la scadenza del 2030, 22 non lo sono e per altri sette il risultato è incerto. È quanto emerge dal nono Rapporto ASviS “Coltivare ora il nostro futuro. L’Italia e gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile” presentato oggi a Roma.